La parola viaggia libera
sulla carta che d’inchiostro
si macchia d’emozioni.
Non ci sono regole
e non c’è tempo per pensare,
la penna corre troppo veloce
difficile starle appresso
cogli occhi di un poeta.
Perché si perde la ragione
a controllare il movimento.
Il corpo e la mente dal cuore
posseduti si lasciano guidare
da voci neutre dell’anima
segrete al proprio nome.
Scioltezze si chiamano
questi versi impazziti
che non si fermano più
fin che l’inchiostro
non finisce a terminare.
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