Era figlia del giorno
la Luna, nascosta alla notte
cantare con morbido sussurro
l’amore per la madre perduta.
La grande stella non fu
più padrona del cielo.
Lacrime luminescenti e candide
si posarono, da quell’attimo,
sulla terra e accolsero gli uomini.
Il tempo si separò
in due regni di diversa luce:
limpida e calda il giorno se felice
fredda ed ombrosa se triste;
delicata e protettrice la notte
la luna fu regina indiscussa.
Allora gli uomini
decisero di vivere la notte
per dialogare con l’anima e il Signore.
Solo la luna
rispose alle loro domande,
ancella di un mondo
a tutti ancora sconosciuto.
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