Non si può più racchiudere
nella carta la sensibilità
dell’umano mondo,
è troppa e nascosta.
Ché strano effetto agli occhi
vedere parole su di uno schermo
che non si può toccare e ne profuma
di un bel libro appena stampato.
Si sta spegnendo anche l’emozione
a ricevere per lettera la poesia:
il palpito del cuore nell’aprire
la busta suggellata, il contatto della mano
col foglietto ripiegato e scritto da inchiostro
appassionato di un’anima che canta la sua vita.
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