lunedì 24 settembre 2007

Ode al poeta

Il vento scuote gli alberi
incastonati fra i marciapiedi;
i loro rami si piegano e cadono
secche foglie sulla strada
bagnata di freddo.

Dovrà trascorrere la notte solo
della sua sensibilità nascosta
dal suo sorriso a volte camuffato
dalla forza dell’amore di vivere.

Passano ore interminabili per aspettare
un segno dello spirito, un sussurro
silenzioso che possa guidare la ricerca
senza limiti del poeta assorto.

Sopraggiungono le allodole perché il sole
di nuovo è sorto sul cielo oscuro
della notte fedele compagna di sogni.

Le pagine bianche hanno cantato
il silenzio: musica dolce della vita
e allora non occorron più parole…

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