lunedì 27 giugno 2011
Teoria dell'uno
giovedì 23 giugno 2011
Vitalogia
venerdì 17 giugno 2011
L’imbrunire
Poeta che ascolta il silenzio
Ascoltando il silenzio
venerdì 10 giugno 2011
Le ultime mani
Sono le parole che schiariscono
l'animo umano dalla pazzia
che l'invade inconsapevolmente.
Sono la forza del canto
di un antico saggio che ricorda
la bellezza.
Sono la volontà di lottare
per la vita di tutti nella pace.
Sono gli uomini tutti
senza differenze.
Una piccola poesia
con le sue parole piccole e dolci
che sbocciano nei grandi cuori
di chi ascolta, di chi legge.
Il tempo sfrenato della nostra
esistenza tecnologica si ritrova
a recuperare la lentezza di quelle
piccole parole scritte su foglietti
piegati maldestramente...
E allora si ferma il tempo quell'istante
diventa eterno e un antico linguaggio
riprende a parlare con la nostra anima
che ritrova la sua strada perduta...
Piccola poesia, portaci via!
Se solo potessi
Se solo potessi
amarti sarebbe
cancellare un brutto
sogno iniziato
splendidamente.
Vorrei avere il potere
di tornare nel nostro
passato d'amore.
Tutto questo è bizzarro.
Non una cosa è scritta
nel libro della vita,
non è mai come vorresti.
Però nulla si rimpiange
perché fa parte dell'accettare
le regole di essere nella vita.
Però ci sono i sogni
c'è la fantasia che ci conduce
nel nostro mondo dove tutto
è come noi lo vogliamo.
E sarà per sempre nostro.
Fuggevolezza
Fuggevole è l'idea,
intuizione fulminea
che spiega tutto ciò
che esiste da sempre.
Si sogna, l'emozione
svanisce; si ricorda
che essa è passata
consapevole...
Il cammino per vie oscure
porta all'immensità
dell'esserci...
Fuggevole è la memoria
del ricordo appassionato
della vita...
C'è un ordine assoluto
c'è un disordine totale
non si vede ciò che c'è
si cerca ciò che si vede
si nega ciò che è vero.
Fuggevole anch'esso.
Non parli
Non parli,
il tuo sguardo è poesia
di parole mute.
Ascolto il silenzio
musica adorata.
Vedo orme sulla coscienza
seguo il pensiero.
Non farlo; la voce sorda
non è d'aiuto.
Ascolta me immeritevole,
non oso chiederti
dell'infinito che mi angoscia.
Mistero, forza lontana.
Non oso di più
nell'universo.
Non parli,
non parlo,
ascolto...
Ma chi siamo
Per pensare e cantare la vita
bisogna attendere il cielo e le stelle.
Quando tutto si trasforma e non c’è
nulla che temere, non c’è quotidianità,
non ci sono problemi falsi del vivere.
Ci si preoccupa di cose inutili
e tanto futili nel tempo.
Non si pensa più. Non s’attende la notte.
Il mondo ci stanca.
Solo pochi fortunati sanno ascoltare
la coscienza e si lasciano guidare
in una vita diversa spoglia di imposizioni,
di conformismo, spietato conformismo.
Oggi, tutto teme tutto
l’uomo teme l’uomo
il padre teme il figlio
la Storia teme se stessa
la morte teme la vita…
Vita, cos’è la vita?
Manca il tempo per rispondere.
La società si interroga, ma l’uomo?
Le nostre anime vengono perdute
e non si ha paura di questo.
Si teme soltanto l’uomo e il suo giudizio.
Non c’è più rispetto…
Si vive e non si sa vivere.
Si accumula tutto e si conserva nulla.
Ma chi siamo? Siamo davvero uomini?
Si ricorda, talvolta, quando fu notte
e luce non esisteva. Solo cielo e stelle
ci cullavano e ci facevano sognare.
Si rispettava la natura e si interrogava
l’anima. La paura d’essere soli al mondo
generò l’arte. Nacque la poesia, l’uomo
cantò la vita e con essa il mondo.
L’anima s’acquietava e anche la paura.
Forse tutto da allora non è cambiato
ma oggi non si comprende più l’uomo.
Sappiamo ogni cosa sull’elettronica
comunichiamo attraverso l’intero globo,
ma oggi, come sempre, non sappiamo chi siamo.
HOMO SAPIENS?
Se ascolti il rumore della modernità
e pensi ai cicli della natura
ti ritrovi senza terra e senza respiro.
Non conosci nulla dei venti,
dei fiori, delle migrazioni,
Tu, soltanto telefoni computers tivvù.
Non dimenticare l’origine
della conoscenza.
Rispetta ciò che è creato
prima ancora delle umane
creazioni.
Alza le mani al vento e lasciati
accarezzare, respirando l’aria
che il giorno nostro modifica.
Fuggi dal cemento
e rifugiati nel bosco,
magari quand’è notte
ascoltare la musica
della vera vita.
venerdì 3 giugno 2011
giovedì 2 giugno 2011
Die Heimat
"Heimat" è una splendida parola
per dire la casa della nostra anima...
Heimat è un giardino
ben curato di tante specie floreali
una casa comoda e accogliente
di sofà e poltrone...
Un posto al mare, dove le onde
bagnano dolcemente i loro
passi tranquilli e felici...
Un'industria o un'azienda nella quale
lavorano appassionatamente
oppure una biblioteca o un negozio
di cioccolato raro e prezioso.
Heimat è tutto ciò dove il nostro
essere può vivere in armonia
con sé stesso...
Dove si trova la casa immaginaria
che ognuno di noi desidera,
dove ci rifugiamo quando vogliamo
scappare dal vivere quotidiano e noioso...
Heimat è anche il dolore per la tua terra
che lasci amaramente, è il ricordo di infanzia
e giovinezza delle prime emozioni memorabili...
Heimat è il suono della tua lingua
della sua musica e della sua poesia...
Heimat è il cibo che mastichi gustandone
ogni sapore, che ti porta in comunione
con la tua origine, la tua tradizione...
Heimat è la volontà di sopravvivere
anche quando tutto sembra
ormai lontanamente perduto...
Il mio esilio volontario in Germania
trova la mia Heimat...
Dov'è la mia casa?
Dentro il cuore di una donna.
Le rose e il mare
Conosco un posto
dove le rose sposano
il mare, inebriandolo
del loro profumo
memorabile, intenso...
Conosco un mare
speciale dove il tramonto
del Sole è l'immagine
più bella che si possa
fissare dentro di noi...
Conosco rose
che si bagnano del
profumo del mare
speciale che coccola
il sole spegnersi in lui...
Conosco l'anima
di una persona
tanto cara che ama
questo mare speciale...
Conosco il sorriso
di una donna che assapora
il suo bicchiere di prosecco
mentre mi racconta del suo
passato triste e felice...
Conosco le carezze
dei petali di rose gettate
in questo mare da mani
curate, attendono il vento,
le docili onde spanderle
nell'infinito eterno, ai ricordi
di chi rimane in questa
vita così complicata...
Conosco un vento
che porta con sé un profumo
unico e colora gli occhi
di una donna, colmi
di entusiasmo travolgente…
Conosco una spiaggia
di pietre sabbia e conchiglie
dove si può rimanere abbracciati
alle nuvole che sovrastano,
osservare i voli acrobatici
di giovani liberi gabbiani...
Conosco emozioni
che solo dentro queste
rose nel mare speciale
di questi ricordi vissuti
possono essere custodite...