sabato 23 maggio 2009

DUBBIO

Signora Notte
come è dolce la calura
dell’aria questa sera,
già ti vedo scendere
con la tua coltre trasparente
al nostro rifugio.
Ho tante domande
e vorrei tue risposte.
Aiutami a capire
i limiti della conoscenza,
perché questo mondo
offusca le sue verità.

PERDONO

A te Signora Notte
faccio domande.
Perché non rispondi?
Perché mi nascondi?
Cosa c’è di vero nella Storia?
Qual è il Dio nostro?
Certo, sto abusando delle parole.
Si, ho sbagliato,
non dovrei sfogarmi
in questo modo.
Dio è l’Amore.
E tu sei, Signora Notte,
sua messaggera.
Non c’è soltanto Luce.

PAUSA

Se fermo il mio sguardo
nella mia stanza
quando non c’è più luce.

Se ascolto in cuor mio
la voce dell’anima
quando c’è silenzio.

Se apro gli occhi
e non vedo colori
ma vedo solo forme.

Allora capisco
s’è fatto tardi e il giorno
s’è spento tramontando il sole.

L’atmosfera è sublime,
diventa la mia estasi
posso interrogare la mia coscienza
e sforzarmi di accettare
il mondo e la sua storia.

VITA DI NOTTE

Non so perché.
Ma sento di vivere
di più nella notte.
È arduo
addormentarmi.
Non resisto
alle sue tentazioni.
Il dolce richiamo
del vento notturno
è come un canto
senza musica
che si ascolta
con la mente.
Ritrovo
me stesso
e non ho paura.

INCONTRO

Ricordi.
Attesi che giungesse
il velo lunare
per tornare a cercarti.
Ora, siamo al rifugio
nostro segreto.
Sono pronto ancora
ad accoglierti,
a parlarti.
Voglio
conoscere
anche il nulla.